Sembra oramai delinearsi con chiarezza la nuova Definizione agevolata presente nella bozza definitiva della Legge di Bilancio 2023 e che comprenderà una nuova rottamazione quater e lo stralcio delle cartelle esattoriali per i ruoli di importo fino a 1.000 euro formatisi nelle annualità 2010-2015. Una rottamazione che si presenterà sicuramente più vantaggiosa rispetto alla precedenti edizioni poichè prevederà il solo pagamento della sorta capitale e delle spese inerenti eventuali esecuzione, non gli interessi di ritardata iscrizione a ruolo come nelle versioni precedenti.
STRALCIO DEI RUOLI FINO A 1.000 EURO
Sono automaticamente annullati, alla data del 31 gennaio 2023, i debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore della presente legge, fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, ancorché ricompresi nelle precedenti definizioni agevolate. I ruoli saranno definitivamente stralciati entro il 31 Gennaio, senza richiesta da presentare da parte dei contribuenti. Resterà da capire, però, come dovranno essere aggiornati i piani di rottamazione ter al cui interno sono presenti dei ruoli rientranti nel perimetro di applicazione della norma. Molto probabilmente, l’Ente di Riscossione provvederà con una piattaforma di aggiornamento on-line sulla falsa riga del procedimento previsto per lo stralcio dei ruoli fino a 5.000 dello scorso anno.
ROTTAMAZIONE QUATER
I debiti risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 possono essere estinti senza corrispondere le somme affidate all’agente della riscossione a titolo di interessi e di sanzioni, gli interessi di mora versando le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notifica della cartella di pagamento.
Il pagamento delle somme è effettuato in unica soluzione, entro il 31 luglio 2023, ovvero nel numero massimo di diciotto rate, la prima e la seconda delle quali, ciascuna di importo pari al 10 per cento delle somme complessivamente dovute ai fini della definizione, scadenti rispettivamente il 31 luglio e il 30 novembre 2023; le restanti, di pari ammontare, scadenti il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. Sulle somme rateizzate sarà dovuto un tasso di interesse calcolato nella misura del 2% annuo. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione metterà a disposizione degli utenti un’apposita piattaforma presso la quale sarà possibile accedere ai fini della presentazione dell’istanza entro 20 giorni dalla pubblicazione della Legge di Bilancio, quindi entro il termine ultimo del 20 Gennaio 2023. Le domande potranno essere presentate fino alla data del 30 Aprile 2023.
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